30/07/08

****


Penso che in venticinque anni non sono mai stata capace di passare facilmente attraverso le cose, piuttosto che le cose mi siano passate attraverso. la sensazione è un po' come quando con il taglierino fai la punta alla matita, un gesto violentissimo, ma dopo hai la punta più affilata, puoi ricominciare a disegnare, anche se la matita è diventata un po' più corta. penso che mi succeda questo, è per questo che i miei disegni sono strazianti, e le foto non sono da meno. è per questo che il pensiero costante di questi giorni è: "quando non mi succederanno più cose brutte, avrò ancora qualcosa da disegnare?" Forse non mi devo preoccupare, perché, in fondo, su 25 anni di racconti, credo di averne utilizzati si e no una decina, e anche se da domani iniziasse un'epoca di totale serenità, avrei ancora una quindicina di anni a cui attingere.

29/07/08

28/07/08

*


Questa volta mi ero messa d'impegno per far andare tutto bene, sono salita sul treno e sono piombata in un sonno senza sogni, per risvegliarmi solo domenica con il controllore che mi ripeteva: " lei è sicura di aver timbrato il biglietto? è sicura di quello che sta dicendo?" "si sono sicura".
Adesso è cominciato il conto alla rovescia. Meno tre.
Avrei preferito andarmene da Roma in sordina, ma sembra che questa settimana sia grondante e appiccicosa. Esce dai bordi, mi sporca le mani. Forse devo tornare.

25/07/08

*

Le domande di oggi sono:
-perché alle sei di mattina esattamente sotto la mia finestra era in corso un trasloco di mobili?
-perché i trasportatori di mobili parlano ininterrottamente e a voce alta?

Le buone notizie di oggi sono:
-che il concerto dei Blonde Redhead, è stato bellissimo, molto meglio di quello che potessi immaginare!
-che domani sera sarò al compleanno di Elvira:-)

La brutta notizia notizia è che:
-è riemerso nelle mie frasi-risposte-affermazioni un tono troppo tagliente ed affilato che non tutti sono disposti ad accettare.

Buona giornata a tutti quelli che non sono stati svegliati dal trasloco.

23/07/08

Serviva solo un po' di tempo



Lo sguardo teso e pronto a raccogliere
Le labbra schiuse pronte a sorridere
Cosmetic

20/07/08

18/07/08

17/07/08

unsuperconcerto



e una foto rossa!



e incroci di persone
quanto basta a farmi sentire parte della stessa sceneggiatura.

Spare time






ci sono cascata anche io
(con i pennarelli)

15/07/08

ma sì, potrei ricominciare. potrebbe solo farmi bene.




cinque minuti fa ho realizzato che disegno con la stessa frequenza con cui vado dall'estetista. entrambe le cose avvengono assai di rado, e solo quando decido di (ri)prendermi cura di me. in effetti quest'inverno ci andavo spesso. e disegnavo di più. ma questa è un'altra storia, che si perde in questo mare di parole apparentemente frivole (ovvero grondanti di significati) con cui descrivo le mie giornate. (non è difficile leggere questo blog, o si capisce tutto, o niente, è questione di sintonia con l'autore).
Comunque, ho come la sensazione che qualcuno sia entrato in camera mia e mi abbia nascosto i pennelli. è bastato fare un po' (tre mesi) di ordine per ritrovarli. Con un po' di autocompiacimento penso che perlomeno non me li ha portati via.
Adesso c'è il trasloco, e penso che impacchettando tutto butterò tante cose che non servono. a volte non basta più chiudere la porta e uscire di casa. a volte serve proprio mettere tutto negli scatoloni. e questo "a volte" è adesso.
e mentre la smetto di sproloquiare, ecco tre nuovi disegnini. mentre progetto e vivo tre nuovi mutamenti.
e mentre realizzo che tra 10 ore c'è il concerto dei dEUS ( e solo questo basterà a rendermi felice per tanti tanti tanti giorni)

in ordine sparso

Andare alle tesi all'Isia è stato bello, perché ho rivisto tante facce, tante persone con cui ho trascorso degli anni, e scoprire che ormai ci si conosce è così piacevole. E soprattutto mi da sicurezza sapere che non ci si perde.In questi momenti penso a quanto mi riescano faticosi gli addii. Vorrei una volta poter rivedere tutti quelli che ho conosciuto, da quando ero piccola, chi ho incontrato a scuola, in viaggio, chi non mi vuole più rivedere, e chi non ho voluto più rivedere (perché sotto i petali ho le spine anche io). Non so, solo per trovarmi faccia a faccia con le persone e avere delle sensazioni, scoprire che sono diverse, o le stesse. Non penso che mi interessi molto cosa fa o non fa qualcuno, di cosa parla, ma solo di scoprire quello che mi trasmette. Probabilmente è anche per questo che sono diventata un po' meno cattiva, ma anche meno determinata, un po' in balia del vento, con tanta paura di muovermi e di staccarmi. Questi sono pensieri di questo momento senza nome, in cui non ho ancora capito se questo periodo a roma sia finito, o se si evolverà diversamente. Sembra quasi che io sia finita qui per risolvere qualcosa, per gettarmi all'improvviso in un qualcosa che conoscevo e non conosco, venire a patti con tutto il carico emotivo che mi trascinavo. Da quando sono arrivata hanno iniziato a sgretolarsi pezzi di me. anche quando sono arrivata ad urbino è successo. un po' come a dire" sei qui adesso, rimboccati le maniche" se guardi indietro o di lato, non c'è niente. puoi solo guardare avanti. non l'ho saputo fare a dovere. un po' si un po' no. ho risolto delle questioni, ne ho create di peggiori. adesso l'asfalto si squaglia e si mischia alle cose vecchie e alle cose nuove. vorrei poterle districare tutte, riordinarle e collegarle l'una all'altra, accorgermi che c'ero sempre io giorno dopo giorno, che ho fatto delle scelte. sarebbe così facile, adesso, andarmene e lasciare qui tutta questa confusione, per poterne creare altra in un altro posto, magari in un posto nuovo dove non sono mai stata e dove non c'è nell'aria nessun odore che conosco. non so non so non so. perderei di nuovo qualcosa. troverei qualcos'altro. non so. stare ad amsterdam qualche giorno è stata la cosa migliore che potevo fare, perché era tutto da inventare e da scoprire, non volevo tornare, e c'erano anche tanti momenti solo per me, cosa che qui non riesco mai a prendermi. se non fossi partita non starei qui a chiedermi queste cose, avrei continuato a girare a vuoto per chissà quanti mesi. forse ora c'è un po' più di consapevolezza, nascosta in qualche angolino.

11/07/08

Quì


e voglio vedere se qualcuno mi viene a cercare.
circondata da squilibrati. ogni tanto provo a vedere se ho imparato a vivere in questa epoca, ma è inutile, visto che non sono capace, e lo divento sempre meno.
assalita da tutti i fronti. più voglio liberarmi, più la morsa stringe.
ma non vedete che ce l'ho scritto in fronte? " Non toccatemi"
e invece continuano ad appicicarmisi persone nei luoghi più improbabili
la piscina, il supermercato, la pizzeria, il bar alle nove di mattina, sabato notte pure i carabinieri che mi hanno fermato mi hanno detto"la macchina con i cuori, ok prossima volta ci beviamo un caffé"
Anche la strada sotto casa è faticosissima, vorrei indossare un burka per evitare le occhiate.
fosse solo questo
incompresione generale fra me e le persone, cerco di non sbagliare, sto attenta ai minimi dettagli, e magicamente sto sempre dalla parte del torto.ma non è possibile che sbaglio sempre io.
Non sono capace. non voglio imparare. Troverò un posto dove anche io vado bene.

08/07/08

Frivolezze da grafici







Quando giro per una città e mi soffermoa guardare i manifesti, tanto da volerli fotografare per poterli riguardare mi sento davvero felice.
( forse non sono felici tutte le persone a cui faccio una testa così quando gli faccio vedere le foto, mi rendo conto di essere pesante)
Però che bello, mi torna la voglia di fare, che bella la grafica, che bello parlare di testi a bandiera e testi a blocchetto ;-)
(che bello proprio perché non lo devo fare per lavoro)

*


Amsterdam ha delle belle nuvole.
andare in bici è divertente. soprattutto seduta dietro con Ivan che ha pedalato per mezz'ora :-)
concerto dei Radiohead bello tanto. a parte quando escono dal palco e risalgono e cominciano a suonare House of cards. con la scendografia blu e le luci blu. perfetta, ma struggente.
lì stavo bene, tornare è stato bruttissimo. peggio molto peggio di quanto immaginassi.
perlomeno è servito a darmi la spinta per stravolgere tutto quello che non va qui.

07/07/08

A change will occur

(...)Come tutto si fa strano e difficile,
come tutto è impossibile, tu dici.
La tua vita è quaggiù dove rimbombano
le ruote dei carriaggi senza posa
e nulla torna se non forse in questi
disguidi del possibile. Ritorna
là fra i morti balocchi ove è negato
pur morire; e col tempo che ti batte
al polso e all'esistenza che ti ridona,
tra le mura pesanti che non s'aprono
al gorgo degli umani affaticato,
torna alla via dove con te intristisco,
quella che additò un piombo raggelato
alle mie, alle tue sere:
torna alle primavere che non fioriscono.
(Montale)

Fare due passi, nella pausa pranzo che serve a riprendersi, a rispondere alle email degli amici. o a trovare una libreria di libri usati. e dentro a un libro le parole che cercavo. le parole che esprimessero a dovere quello che tengo nello stomaco da qualche mese.

tre tasti dolenti.
uno l'hanno dissolto per me,
il secondo l'ho dissolto io oggi,
il terzo lo dissolverò entro venerdì.
finché fra tre questioni ne posso gestire ancora due di mia iniziativa, mi sembra di avere la meglio.

04/07/08

*



Back home.
So quickly.
si, è vero, foto verdi/blu. da tutte le parti del mondo.
l'orizzonte al posto giusto. io no.