25/01/12
22/01/12
un anno
A questo primo inverno solitario a Pesaro, alla ruga che si è poggiata vicino al sopracciglio destro senza avvisarmi, a questo lavoro che mi ha permesso di vivere in questa città per così tanto tempo, a tutte le case che ho cambiato, a tutte queste persone nuove che ho intorno, a tutto quello che non c'è, a tutte le cose finte che sembrano vere, a tutte le cose vere, che oggi, a distanza di un anno, mi sembra non siano mai esistite.
17/01/12
16/01/12
mi sono addormentata con il desiderio di sognare come risolvere alcune cose, come andrà a finire, cosa dire e cosa scegliere fra tutte le possibilità che ho davanti, e invece ho sognato una persona che che non vedo da anni,...ascoltavo i suoi racconti e i suoi occhi brillavano di felicità. è stato bello. molto bello.
14/01/12
di tutto questo io mi ricorderò le parole delle amiche e degli amici, che ho ascoltato e messo da parte.
mi ricorderò di come mi sto tuffando senza proteggermi, ancora una volta, in questa cosa meravigliosa che si chiama vita.
di come ogni volta che incontro qualcuno che mi ricorda che la vita è da vivere io vivo un nuovo inizio e prendo la rincorsa, non mi guardo intorno, corro e basta, faccio degli errori, ma non so fare diversamente.
della tristezza profonda di guardarsi allo specchio e non avere un aspetto decente.
del momento magico in cui riesci ad addormentarti.
della curiosità infinità.
di aver indossato i miei abiti più belli uno dopo l'altro.
delle settimane con il sorriso stampato in viso, che lasciano spazio alle settimane di lacrime e notti in bianco.
della paura di non essere all'altezza.
della felicità di aver intrapreso un nuovo viaggio.
mi ricorderò di come mi sto tuffando senza proteggermi, ancora una volta, in questa cosa meravigliosa che si chiama vita.
di come ogni volta che incontro qualcuno che mi ricorda che la vita è da vivere io vivo un nuovo inizio e prendo la rincorsa, non mi guardo intorno, corro e basta, faccio degli errori, ma non so fare diversamente.
della tristezza profonda di guardarsi allo specchio e non avere un aspetto decente.
del momento magico in cui riesci ad addormentarti.
della curiosità infinità.
di aver indossato i miei abiti più belli uno dopo l'altro.
delle settimane con il sorriso stampato in viso, che lasciano spazio alle settimane di lacrime e notti in bianco.
della paura di non essere all'altezza.
della felicità di aver intrapreso un nuovo viaggio.
12/12/11
11/12/11
10/12/11
Ultima addio ai giochi da femmina.
tenuti: barbie, sala da pranzo delle barbie, bagno delle barbie, salone di bellezza delle barbie, piscina delle barbie, vestiti delle barbie, cubi della pantera rosa, tombola della città, puzzle della giostra, domino degli animali, lavagnetta magnetica.
cinquanta centimetri cubi chiusi in una busta che andranno di sotto a farsi rosicchiare dai topi, anche se spero di no.
tenuti: barbie, sala da pranzo delle barbie, bagno delle barbie, salone di bellezza delle barbie, piscina delle barbie, vestiti delle barbie, cubi della pantera rosa, tombola della città, puzzle della giostra, domino degli animali, lavagnetta magnetica.
cinquanta centimetri cubi chiusi in una busta che andranno di sotto a farsi rosicchiare dai topi, anche se spero di no.
05/12/11
Era la sera del mio compleanno. ero appena tornata dalla germania. abbiamo passato la giornata in bicicletta in giro per la città. in una città che per me era ancora sconosciuta. io vi seguivo ciecamente, mentre continuavo ad evitare una presenza inquietante sperando di cambiare quartiere più in fretta possibile, in silenzio, senza dirvi niente. siamo andati a vedere "le conseguenze dell'amore" a me era piaciuto, tu hai detto che ti eri stancato di considerare un film bello solo perché non è brutto. quelle frasi a cui io non ho mai saputo risponderti. poi siamo andati a vedere "lo specchio". e il maglione nero che avevi lasciato al cinema la settimana prima l'avevano trovato e messo da parte. Siamo tornati a casa. ho cucinato degli spaghetti al pomodoro. tu hai detto "violé, ti ho visto cucinare due volte, l'altra volta hai fatto le crepes, e tutte e due le volte ti è riuscito bene." e avevi il sorriso sulle labbra, "Grazie" bello, detto da te ancora più bello. Poi m hai chiesto dove volevo dormire. sul soppalco si fanno i sogni, ho fatto un incubo. Io ho una vita abbastanza felice. Io no. ho dormito sul soppalco. la mattina dopo cose orribili me ne sono andata senza rivederti o salutarti. Adesso abito a pesaro. ti ricordi che la prima volta che sono venuta a pesaro è stato quando siamo andati a vedere il voyage a teatro? non avevo neanche diciott'anni. me ne ero andata da casa tua all'alba, era buio. non avevo nessuna idea di come fosse fatta la città. e ho perso il pullman. ancora oggi non so dove abitavi all'epoca, giro per la città e me lo chiedo spesso.
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