31/07/11




the castle-the road-the wait.
Thank you guys! I keep on smiling.

20/07/11


proprio nel giorno in cui volevo disegnare, un vero dispiacere. solo che disegnare non è mai una cosa vera che puoi spiegare, anzi è troppo finta per essere un diritto. si forse alle amiche lo puoi dire, stasera devo disegnare, per favore non venire. ma non proprio tutte le amiche lo capiscono. forse anche agli amici. ma no, non puoi dirlo alla famiglia. ti prendono per matta, loro pensano che tutte quelle cose forse le fai al lavoro (?) forse pensano che quando sei in ufficio fai i tuoi disegni. non lo so che pensano, però di sicuro non ci pensano. che fai, dici no, stasera devo disegnare?loro mi rispondono noi veniamo e ti lasciamo disegnare. no, non funziona così! io non ci riesco, ci sono giorni in cui si possono fare le cose, persi quei momenti possono passare altri giorni vuoti. e ti resta il dispiacere. la stanchezza di un giorno scombinato. in cui proprio non volevi altre sensazioni tra i piedi se non le tue, ed ora puoi solo guardarle fuggire. non torneranno più uguali, non le stesse, e non puoi neanche non dormire la notte. e il giorno dopo ci sono le email le correzioni il telefono, altre cose importanti da fare. e all'improvviso vuoti di memoria.

19/07/11


18/07/11


tre giorni su 14 di re-incontri e vacanza. inseguire il caso più che mai, incastri perfetti, come quando trovi subito chi stavi cercando o il posto che stavi cercando. o come quando le parole quasi si specchiano.
tutto perfetto per un massimo di dodici ore, poi si chiudono le tende, cambia lo scenario, passano i giorni e comincerà un'altra storia, perfetta anche quella, sicuramente.
Attendere, niente resta fermo.

06/07/11



indietro di sei mesi per ripercorrere tutti i ricordi. se penso a tutte le finestre da cui mi sono affacciata in questi anni mi sento svenire.
ma poi un venerdì arriva sempre, ogni settimana. e venerdì se non si chiamasse venerdì si chiamerebbe treno macchina chilometri da percorrere finalmente libera. finalmente libera di guardare tutto da lontano. libera di tornare la domenica notte proprio all'ultimo minuto utile per riposare un pochino prima delle 8.30. non sprecare neanche una goccia di libertà.

29/06/11


forse devo iniziare a progettare la mia partenza anche da qui. ce se ci penso, non mi è mai successo niente di buono in questa città. un anno, 3 case diverse. lavoro lavoro lavoro lavoro per cosa poi? forse ancora non ho capito perché vado in ufficio tutte le mattine. e poi in questa città non c'è nessuno con cui parlare. quando torna daniela la assillo di parole. e quando telefona laura vorrei che non riattaccasse più. penso che la solitudine ucciderebbe chiunque. qui sembra di dover proprio sollevar e spostare l'aria. e tanto sono sempre un pochino di meno o un pochino di più di quello che dovrei essere. non c'è niente da fare. se non ci sei nato in un posto puoi solo sentirti di passaggio. non conosci la lingua, non sai come vestirti. non conosci gli orari in cui si fanno le cose e non sai come comportarti. ma in fondo "non sapere come comportarmi" è l'unica cosa che so da sempre. fino a settembre fingerò di essere una turista. poi scappo.

28/06/11


Le persone che ti cambiano la vita, insieme a quelle che vorresti che te la cambiassero. Gli occhi aperti. le troppe cose da dire. le cose dette al primo che capita.