05/11/12

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Novembre. No. Secondo me non te ne sei accorto. mi sa che ti sei portato via i miei sorrisi. forse quella volta che ci siamo incontrati alla coop sono caduti nel tuo carrello. forse li ho lasciati sul lavandino del bagno. forse nel frigorifero mentre sistemavo la spesa. non mi ricordo. davvero. e chiederti di aiutarmi a ricordare è come urlare in una pianura, si, esatto, non ritorna l'eco in pianura, e parlare con te è la stessa cosa. anche le parole leggere ti sei preso. che te ne fai te, che nella leggerezza e nella vacuità ti ci muovi ogni giorno. mi hai lasciato solo le parole ingombranti. quelle che non so dove mettere, quelle che non trovano posto in casa mia. quelle che in casa tua starebbero così bene. sotto le tue lenzuola, dentro le tue magliette, sul tavolo della tua cucina. lì devono stare. non nella mia borsa, nelle mie tasche, che ci devo mettere altro. come vorrei che te le venissi a prendere. ma non c'è problema, a poco a poco le poggerò sull'aria, e a poco a poco arriveranno sulla punta delle tue dita, nella tua doccia, sul divano che sta sotto la finestra.

2 commenti:

Cris ha detto...

sbuccio un mandarancio e leggo le tue parole.
sarà un lungo inverno.
Stai forte Vio :)

violettavalery ha detto...

:) ci si prova.