08/06/08

Sono un fantasma che vaga


Ieri gay pride. No lo so se c'ero realmente.
Poi rivedo le foto, e mi ricordo che ci sono stata.
Ma non ci sono mai negli ultimi giorni. Vivo in differita, vedo tutto da un vetro appannato. Terribilmente distratta. Fortunatamente c'è chi mi permette di continuare ad essere distratta senza farmelo pesare. tre giorni belli a Novole, in cui non riuscivo a spiccicare parola, ma solo ad ascoltare, dormire sull'amaca, lavare piatti e gioire del fatto che ero in mezzo ai boschi con altre persone.
Per fortuna che lì mi sento a casa. Poi un'altra settimana di lavoro, dove non produco niente, vado a rilento, troppo a rilento, mi viene sonno, mi sento in colpa per la scarsa lucidità.
Poi la piscina di corsa, assolutamente, sempre, perché mi fa stare bene, mi concentro sul mio corpo.
Poi altre cose, persone mostre, piacevolezza, ma poi il giorno dopo mi rendo conto che ero distratta, che non c'ero neanche lì.
Dipendenza da fiori di bach, l'unica cosa che funziona in casi estremi, e che tira fuori il mio carattere irriverente (al cubo).
E di nuovo ci penso il giorno dopo, che magari ho detto una parola di troppo, ma sono distratta, parlo poco parlo troppo.
Finalmente questa volta pensavo di essere diventata cattiva e insensibile, e invece no, sono rimasta quella di sempre.
seppure mi sono impegnata a non disperarmi neanche un momento, tutto lo schifo si sta manifestando in altri modi, dalla pelle del mio viso, decisamente impresentabile, sottoforma di un maldistomaco quotidiano, sottoforma di un raffreddorecronico che va avanti da un mese. Non voglio urlare, non ci riesco più, ma non voglio neanche ammalarmi tra trent'anni per tutto il nervoso che ho accumulato e accumulo. Mi sto impegnando a trovare una soluzione.
Ho sempre pensato di essere abbastanza incapace a relazionarmi con le persone, però fare agli altri quello che vorrei facessero a me, mi sembrava una buona regola. Spesso sono costretta a ricredermi, vedendo che qualcuno ti tratta proprio come tratterebbe un'altro, e non come tratterebbe se stesso. E quando ti dici che sicuramete troverai di meglio, ti senti rispondere "troverai anche di peggio" Che cosa??? Ma per chi mi hai preso? Io non voglio trovare di peggio. Non me lo merito, non ho fatto niente di male. Mai mi permetterei di augurare a qualcuno una cosa del genere!
Non ci capisco più niente, preferisco continuare a vagare per roma, camminare camminare fermarmi, e appena vedo che la nuvoletta grigia dei pensieri mi ha raggiunto, ricominciare a camminare. non sostare per più di tre ore nello stesso posto. non guardare indietro. consapevolezza dei miei passi, di me. Io ci sarò sempre, i ricordi saranno i miei. Se qualcuno li vorrà condividere con me, ne sarò felice, ma nessuno me li potrà rubare.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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